Il Perennialismo rappresenta una visione filosofica
e spirituale che riconosce l'esistenza di una verità universale e immutabile
alla base di tutte le grandi tradizioni religiose e spirituali dell'umanità.
Il Perennialismo moderno si sviluppa principalmente
nel XX secolo grazie ad alcuni pensatori, sebbene le sue radici possano essere
rintracciate in epoche precedenti. I principali ideatori del Perennialismo
contemporaneo sono René Guénon, il primo a formulare in modo sistematico l'idea
di una "Tradizione primordiale" da cui deriverebbero tutte le
tradizioni religiose autentiche, Ananda Coomaraswamy che ha contribuito
significativamente alla comprensione del perennialismo attraverso i suoi studi
comparativi tra arte orientale e occidentale, evidenziando i principi
metafisici comuni e Frithjof Schuon che ha approfondito particolarmente la
dimensione esoterica delle religioni e il concetto di "unità trascendente
delle religioni".
È importante notare che il termine "philosophia
perennis" fu coniato molto prima, nel Rinascimento, da Agostino Steuco
(1497-1548), e fu poi ripreso da Leibniz nel XVII secolo. Tuttavia, la
sistematizzazione moderna di questa corrente di pensiero si deve principalmente
ai tre autori citati, che hanno dato vita a quella che viene chiamata anche
"Scuola Tradizionale" o "Scuola Tradizionalista".
Questa "filosofia perenne" sostiene che,
al di là delle differenze apparenti tra le varie tradizioni spirituali, esista
un nucleo di principi metafisici fondamentali che sono sempre stati presenti
nella storia umana. Non si tratta semplicemente di una teoria filosofica, ma di
una sapienza viva che si manifesta attraverso l'esperienza diretta del sacro e
della realtà ultima. Tale saggezza primordiale si è espressa in diverse culture
con nomi differenti - dalla Philosophia Perennis occidentale al Sanātana Dharma
indiano - ma mantiene invariata la sua essenza. La ritroviamo negli
insegnamenti di grandi maestri come Adi Shankara in India, che elaborò la
filosofia non-duale dell'Advaita Vedanta, o nei filosofi neoplatonici come
Plotino, che descrisse l'emanazione dell'Uno attraverso diversi livelli di
realtà. Secondo questa prospettiva, le diverse tradizioni religiose non sono in
competizione tra loro, ma rappresentano piuttosto diverse espressioni e adattamenti
di questa verità universale alle differenti condizioni storiche e culturali. Il
vero sapiente è colui che, attraverso lo studio e la pratica spirituale, riesce
a penetrare oltre le forme esteriori per cogliere questa essenza perenne della
saggezza.