Siamo sicuri di essere davvero pronti a pagare il
prezzo della Verità? O preferiamo talvolta scegliere la strada più comoda:
quella della maggioranza? È innegabile che sia più facile nuotare con la
corrente che contro di essa. È più rassicurante sentirsi parte di un grande
gruppo piuttosto che difendere una posizione solitaria. Ma la storia ci insegna
una lezione diversa. Ogni grande cambiamento è partito da una minoranza che ha
osato sfidare lo status quo. La Verità non è democratica. Non si piega al
numero dei suoi sostenitori, ma resta salda nei fatti e nella logica. Eppure,
quante volte ci siamo trovati a tacere per non disturbare l'armonia del gruppo?
Quante volte abbiamo soffocato le nostre convinzioni per non sentirci
"diversi"? Il conformismo è una coperta calda e confortevole, ma
quando scegliamo di stare dalla parte della maggioranza solo perché è la
maggioranza, rinunciamo a una parte della nostra autenticità. La vera forza non
sta nei numeri, ma nel coraggio di difendere ciò che sappiamo essere giusto,
anche quando siamo soli a farlo. È nella capacità di resistere alla pressione
sociale e rimanere fedeli alle nostre convinzioni basate sui fatti e sulla
ragione. Vogliamo essere ricordati come coloro che hanno seguito la folla, o
come quelli che hanno avuto il coraggio di indicare una nuova direzione?
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