Nessuna correlazione tra intelligenza e titoli di studio

Si continuano a confondere titoli con intelligenza. 

Il signor X, siccome è avvocato, in automatico è una persona intelligente, idem il signor Y che è medico. Trattasi di fallaci equivalenze automatiche. Il conseguimento di un titolo di studio, anche prestigioso, può dimostrare dedizione, disciplina e capacità di memorizzazione. Richiede impegno e costanza ma non è affatto sinonimo di intelligenza nel senso più ampio del termine. L'intelligenza è un concetto molto più complesso e multiforme che include la capacità di pensiero critico e di analisi, l'intelligenza emotiva e sociale, la creatività e il pensiero laterale, l'abilità di risolvere problemi, il buon senso e molto altro. Un medico può conoscere perfettamente l'anatomia umana e i protocolli di cura, ma questo non significa necessariamente che sia brillante in altri ambiti della vita o che abbia una particolare capacità di pensiero critico. Allo stesso modo, un avvocato può avere una memoria formidabile per leggi e precedenti, senza però possedere particolare acume. Abbiamo avuto tanti esempi nella storia di persone senza titoli di studio che hanno poi dimostrato una grande intelligenza nella vita e creato cose straordinarie in vari ambiti. Viviamo in una società che confonde questi due aspetti, creando una gerarchia sociale basata sui titoli invece che sulle effettive capacità delle persone. Questo chiaramente porta a sottovalutare individui capaci ma privi di titoli, alimentando peraltro pregiudizi e discriminazioni ingiustificate, e sopravvalutare professionisti solo in virtù del loro percorso di studi. L'educazione formale e l'intelligenza sono due dimensioni distinte, che possono sovrapporsi ma non sono necessariamente correlate. Un titolo di studio certifica la competenza in un ambito specifico, ma non è assolutamente una misura universale dell'intelligenza di una persona. Evidentemente qualcuno ha interesse ad alimentare queste leggende per creare conflitti orizzontali, l'importante è che nel nostro piccolo non si alimenti questa farsa e si valutino le persone per ciò che realmente sono e sanno fare, non per i titoli che possiedono.