Un tempo scattare una foto di famiglia, col partner,
ai figli, era l'immortalare di momenti che sarebbero valsi come ricordi da
sfogliare negli anni con i propri cari.
Con l'avvento dei social network si è capovolto
tutto, non più una delicata funzione di eternare attimi ma una ricerca
compulsiva di approvazione.
Si punta il dito sui giovani ma a noi pare che le
generazioni più "vecchie" siano quelle messe peggio da questo punto
di vista.
Leggiamo cose davvero imbarazzanti, coppie che
vivono sotto lo stesso tetto farsi i complimenti e dialogare sui social, per
mostrare al prossimo quanto sono bravi e affiatati.
Bambini spiattellati ovunque, foto di famiglia di
ogni tipo e in generale condivisione costante della propria vita quotidiana sui
social media che non può che riflettere problematiche interiori.
Questa continua esposizione della propria vita
privata spesso maschera disagi, solitudine, ansia e depressione.
Pertanto invece di commentare sempre sotto le foto
di questi soggetti "ma che bella famiglia che siete", "che bel
bambino", "che bravi!", o peggio finire nei vortici dell'invidia
per la finta felicità altrui, se siete loro amici piuttosto fategli comprendere
che tutto ciò non è sano.
Basta esporre se stessi su questa immondizia
digitale, alienante e finta.
La vita è altrove.