Oggi acquistare un elettrodomestico significa
mettere in preventivo che dopo pochi anni bisogna comunque cambiarlo.
Li progettano così, la chiamano "obsolescenza
programmata", ovvero fare durare i nuovi prodotti solo qualche anno.
Di recente osservavamo un frigorifero di 30 anni,
funziona ancora alla grande senza dare alcun segno di cedimento. Oggi non è più
possibile trovare apparecchi simili.
Per ridurre i costi di produzione, utilizzano
materiali scadenti, per esempio plasticacce sottili e componenti elettronici di
bassa qualità.
Non importa se si spendono 2000 o 200 per una
lavatrice, tanto dopo qualche anno bisognerà sostituirla.
C'è poi la questione delle classi energetiche per
cui si consuma meno a discapito della durata del prodotto. Poi certo, c'è anche
il discorso della complessità tecnologica, poiché gli elettrodomestici moderni
hanno funzioni sempre più avanzate (spesso inutili) che possono fare aumentare
il rischio di guasti ma in realtà dietro tutto c'è solo la grande cultura del
consumismo che punta a "stimolare" il mercato.
Si promuovono prodotti costosissimi (in comode rate,
per indebitare perennemente la gente) da "cambiare" ripetutamente nel
corso di pochi anni.
La riparazione? Non serve più. Bisogna buttare e
riacquistare, d'altronde c'è a disposizione il nuovo elettrodomestico che
canta, rutta, scoreggia e balla ed ha una classe energetica alta!
A che serve riparare quell'obsoleto prodotto
acquistato giusto qualche anno fa?
"Produci, consuma, crepa".