Elémire Zolla e lo stupore infantile

Elémire Zolla, filosofo e scrittore italiano, è stato un autore di grande spessore.

Sempre critico verso la superficialità e il materialismo della società a lui contemporanea, fu esploratore delle profondità delle esperienze umane e della capacità di meravigliarsi di fronte al mondo.

La sua visione della vita andava oltre il mero utilitarismo, vedeva l’esistenza come un viaggio di scoperta e di contemplazione.

Zolla enfatizzava l'importanza dell'introspezione e della connessione con il mistero dell'esistenza, incoraggiava a riscoprire valori autentici e a vivere in armonia con la natura e con se stessi.

Lo stato di primordiale di stupore per il mondo lo identificava in una fase della prima infanzia.

Nel testo "lo stupore infantile", si riferisce proprio a questo, ad una condizione di meraviglia che caratterizza l'esperienza dei bambini. Questa forma di stupore rappresenta una capacità di percepire il mondo con limpidezza e curiosità, senza pregiudizi o schemi predefiniti.

Zolla sostiene che i bambini vivono in uno stato di continua scoperta, trovando bellezza e significato in ciò che li circonda.

Questo stupore è spesso perduto negli adulti, che tendono a razionalizzare e a dare per scontato ciò di cui fanno quotidiana esperienza.

Tornare ad esso significa accedere alla «conoscenza senza dualità», a una «filosofia spinta al di là delle parole».

Riscoprire e valorizzare questo stupore, per tornare ad una vita più autentica, favorendo una maggiore comprensione di sé e del mondo.