La moda del "Ghosting"

Tra le nuove generazioni, ma non solo, è diventato un vanto il cosiddetto "ghosting". "L'ho ghostato!" affermano fieri i ragazzi quando spariscono.

Di cosa si tratta sostanzialmente? Di interrompere improvvisamente le relazioni con qualcuno, amico o partner che sia, da un momento all'altro, all'improvviso, senza spiegazioni. È un fenomeno molto indicativo dei nostri tempi.

Questo comportamento disinvolto e indifferente nei confronti del prossimo è preoccupante. Ormai in tanti considerano le relazioni in modo talmente superficiale da non sentire più alcuna necessità di avere empatia verso le persone con cui si interagisce. Inoltre questo atteggiamento è diventato anche un modo per mostrarsi meno vulnerabili e più "duri". In realtà dietro tutto ciò si nascondono insicurezze e immaturità emotiva. Vi è l'incapacità di affrontare i propri sentimenti o quelli dell'altra persona e si sceglie così di allontanarsi piuttosto che affrontare una conversazione difficile. Si teme il confronto e, per evitare conflitti, si sceglie di scomparire piuttosto che spiegare perché si vuole interrompere la relazione. Le conversazioni digitali ovviamente aiutano in tal senso, nel contesto delle relazioni online difatti questo "ghosting" è diventato frequente anche perché è più facile interrompere le comunicazioni senza dover affrontare l'altra persona di persona.

Riteniamo questo fenomeno disgustoso ed inumano e il fatto che sia addirittura diventato "di moda" è indegno per un essere umano che vuol ancora definirsi tale. Bisogna insegnare alle nuove generazioni ad affrontare sempre le situazioni, a guardare negli occhi il prossimo, ad essere dignitosi e limpidi. Chiarire, chiarire sempre, esprimersi e confrontarsi, dirsi chiaramente il perché non si ritiene utile proseguire un rapporto. 

"Ghostare", ovvero fuggire immaturamente come dei ladri, non è da furbi o da forti, ma solamente da persone vigliacche, incapaci di affrontare la vita.