Come astuti robivecchi, abili commercianti di articoli usati e polverosi, i propagandisti di regime, cenciaioli di lungo corso, tentano, con ogni trucco a loro disposizione, di rifilare ai nostri giovani ogni sorta di bestialità, qualsiasi tipo di amenità, nascondendo, sotto il falso vessillo del "progresso" e dei "diritti", meri disegni di plagio e riprogrammazione comportamentale, funzionali essenzialmente al conseguimento dei punti cardine di un'"agenda" ex ante concordata. Così, questi furbi rigattieri, spacciano la svolta green come unica salvezza del pianeta terra, non menzionando minimamente la rivoluzione produttiva in atto e gli interessi economici in ballo, l'antifascismo come battaglia contro i mulini a vento da combattere ad ogni costo, l'ideologia gender come conquista di civiltà, le sanzioni e l'invio di armi come difesa disperata della "democrazia" e della pace, il precariato come flessibilità, l'alfabetizzazione forsennata come condicio sine qua non per collocarsi nel mercato del lavoro, la "scienza" come unico credo, la famiglia come un intralcio, l'impoverimento culturale come divertimento, la spazzatura televisiva e social come unico intrattenimento valido. L'attenzione nei confronti delle nuove generazioni, dunque, dovrebbe essere portata ai massimi livelli. Sono loro l'obiettivo primario, la creta da modellare, l'archetipo di uomo del futuro da costruire. Nello squallido mercimonio che caratterizza il nostro tempo, dunque, dobbiamo ricordare ai nostri giovani che ci sono valori che non debbono essere oggetto, in alcun modo, di trattativa e che esistono delle colonne d'Ercole che non possono essere mai superate, pena l'oblio. Mollare sotto questo punto di vista sarebbe miope ed oltremodo dannoso, per il presente ed il futuro dei nostri ragazzi, oramai al centro di pietosi, goffi e continui tentativi di stupro intellettuale.
" Il tempio è sacro perché non è in vendita", ci insegnava a suo tempo Ezra Pound. Oggi è proprio il caso di ribadirlo a gran voce.