Molti pensavano che il principale partito d'opposizione, una volta al governo avrebbe, senza indugio alcuno, ribaltato finalmente il tavolo da giuoco, sovvertendo le regole vigenti e mettendo una pietra tombale sul delirio normativo-sanitario, ma non è stato così. Taluni, d'altro canto, erano convinti che grazie ad avventurose azioni legali di solerti avvocati spuntati dal web, si potesse far giustizia e mettere alla sbarra influenti personaggi politici, grandi finanzieri e dirigenti delle multinazionali del farmaco, ripristinando lo status quo antecedente lo tsunami pandemico, ma non è stato così. Qualcuno, poi, ha creduto fermamente che invocando trattati internazionali e sventolando la costituzione, si potesse porre un freno a ricatti e soprusi, a lasciapassare e restrizioni di varia sorta, essendo per loro natura contrari ai principi ivi espressi, ma non è stato così. Infine, tanti hanno ritenuto verosimile che la corte costituzionale, suprema garante del testo fondamentale, potesse ritenere incompatibile con lo stesso le leggi ed i decreti approvati dall'esecutivo durante la notte della Repubblica a cui abbiamo nostro malgrado assistito, con un giudizio tranchant e senza appello, delegittimando de facto la condotta dell'autorità e le sue decisioni, ma non è accaduto.
La verità è che il percorso era stato già tracciato. Il silenzio della magistratura, la cristallizzazione dell'emergenza nel quadro normativo vigente, la sopravvivenza del green pass in talune circostanze, la non avvenuta cancellazione delle multe per la mancata vaccinazione agli over 50, erano tutti indici rilevatori dell'orientamento che si sarebbe poi intrapreso.
Tuonano come un monito, oggi, le parole di Junger: "Lunghi periodi di pace favoriscono l'insorgere di alcune illusioni ottiche. Tra queste la convinzione che l'inviolabilità del domicilio si fondi sulla Costituzione, che di essa si farebbe garante. In realtà l'inviolabilità del domicilio si fonda sul capofamiglia che, attorniato dai suoi figli, si presenta sulla porta di casa brandendo la scure."
Viste le ultime vicissitudini, è proprio il caso di ribadirlo a gran voce.