L’elettorato del PD comprende molti giovani e non sorprende che siano quelli più “istruiti” a sostenere le istanze di Letta e compari.
Ne abbiamo parlato molte volte, c’è un problema molto serio con le scuole che creano masse di saccenti ignoranti che si sentono intelligenti per il solo fatto di avere delle lauree o delle specializzazioni di qualche genere.
Non a caso il PD vuole prolungare l’obbligo delle carceri scolastiche, dove si diviene pedine acritiche utili a essere sfruttate dalla multinazionale di turno.
Abbiamo corpi docenti mediocri nel migliore dei casi, e dirigenti scolastici i che seguono i programmi delle agende. Il lavaggio del cervello è totale, per contrastarlo servirebbe la mediazione dei genitori e lo studio parallelo da autodidatta dei giovani. Ma in quanti riescono a far questo? Abbiamo masse di genitori impegnati a scattarsi foto su Instagram e a fare a gara nel mostrare i voti a scuola del proprio figlio. Non si rendono minimamente conto che quei 9 e 10 non valgono nulla e che il proprio figlio non sta evolvendo.
La grettezza contemporanea di basarsi sui titoli piuttosto che sulle reali competenze degli individui è il malato sintomo di una società che produce automi uniformati dal pensiero unico e nozionistico delle Università, le quali non sviluppando appunto lo spirito critico e le naturali predisposizioni, idee e profonde inclinazioni delle persone, non può che generare istituzioni e governi incapaci e corrotti. Essi non sono che uno specchio delle popolazioni che governano, da esse generati.