Dopo Martin Eden, Il tallone di ferro è indubbiamente lo scritto più importante di Jack London.
Pubblicato per la prima volta nel 1908, trattasi
della prima narrazione distopica del mondo contemporaneo. E’ il libro che ha
aperto la strada a capolavori come 1984
di George Orwell, Fahrenheit 451 di
Ray Bradbury e Il Mondo Nuovo di Aldous
Huxley.
Il tema centrale è la pericolosa deriva della
società capitalistica dominata dal profitto.
Il romanzo racconta l’epocale conflitto tra
capitalismo e classe operaia americana dei primi decenni del XX secolo. Si
divide in due parti, nella prima viene mostrata la presa del potere da parte
del “Tallone di ferro” (eccezionali le invettive del protagonista contro
borghesia, chiesa e filosofi), nella seconda, invece, si descrive la resistenza
contro la dittatura.
Ne Il
tallone di ferro vi è un grande senso storico e filosofico, difficile
pensare ad un’opera fantascientifica, specie se letta in questo periodo. London
si dimostra un impressionante precursore dei tempi, specialmente quando
descrive il funzionamento dei media di regime e le tecniche dell’oppressione.
Un libro impeccabile e profetico nella sua analisi
sociale e politica, un’ autentica chiaroveggenza sul destino della società
capitalistica.