C'è una parola magica che quando viene evocata ha, perlomeno nelle intenzioni di chi la usa, il potere di mettere tutti a tacere: RESPONSABILITA'. In nome di questa presunta "responsabilità" (non si sa bene verso chi) si chiede alle opposizioni di non esprimere dissenso, alle piazze di ammutolire, ai cittadini di essere complici. Perché la parola gemella che non si esprime, quella che sempre accompagna la "responsabilità" ma a cui solamente si allude, è COLPA. In altre parole, se non sei responsabile sei colpevole.
Quando fiorisce il dissenso, si invoca la
responsabilità per sopprimerlo, e si attribuisce la colpa a chi non è
responsabile, ossia a chi non se ne sta zitto.
Vi sveliamo un segreto: non siete colpevoli se non
vi allineate. Il mondo non va a rotoli a causa vostra, e Dio non sta punendo
gli uomini per il vostro peccato di incredulità. Il mondo va a rotoli, e questo
paese in particolare, perché troppi hanno acconsentito a pochi di decidere
senza farsi sentire, e lo hanno fatto sotto il ricatto del binomio
RESPONSABILITÀ/COLPA.
Macchiamoci di questa colpa, dunque: diveniamo
finalmente responsabili.