"Eh ma tanto siamo già controllati"
(fratello del "tanto io non ho niente da nascondere").
Il ragionamento "eh ma siamo già tracciati,
sanno già tutto di noi" è sragionamento. Sarebbe come dire "massì
tagliami l'altro dito già che me ne hai tagliato uno, anzi tagliamo la mano già
che mi hai tagliato due dita". Oppure "dai visto che mi hai ucciso il
padre, uccidimi anche la madre, ero comunque già mezzo orfano".
Che siamo già tracciati è vero, ma tale
ragionamento è una pigra arrendevolezza che ha permesso al sistema di alzare
l'asticella sempre di più.
Dal lasciare il numero di cellulare a ogni
multinazionale/catena di negozi, poi alle app che già tracciano, poi alla
geolocalizzazione (Google maps), poi ai giochini che si scaricano che
localizzano dove sei e dove vai, alle mille diavolerie smartphone che
richiedono i nostri dati e individuano le posizioni territoriali, ad Alexa che
ti conosce molto più di quanto tu ti conosca, alle telecamere ovunque ecc.
Passo dopo passo con "eh tanto che cambia,
son già localizzato" ci siamo sempre dati una scusa, un' autoassoluzione e
abbiamo sempre permesso o accettato un' invasione di campo graduale e ora che
l'asticella si alza ancora una volta, continuiamo ad autoassolverci per la
nostra pigrizia con cui abbiamo accettato l'incremento di controllo sociale del
passato.
Senza capire che ad ogni novità (ossia ad ogni
nuova app o tecnologia o facilitazione della vita) c'è sempre un controllo
maggiore, un' invasione maggiore della nostra vita, c'è sempre un danno o
stretta di vite in più che si aggiunge, fino a che ci metteranno l'app con chip
che possiede tutti i nostri dati e che magari regola la fertilità della donna o
il nostro pensiero o i nostri impulsi biologici nervosi. Anche lì avremo la
fatidica frase "eh ma ormai siam cosi controllati che una in più cosa
cambia?". Cambia, cambia tanto.
È un percorso iniziato tanti anni fa quando a
controllo accettavamo un ulteriore controllo che è diventato sempre più
invasivo fino alle idee distopiche di questi tempi.
Se dite di sì, ad esempio all'app Immuni del
governo, perchè un domani dovreste dire di no all'app sottocutanea? Il governo
vi rinfaccerà di essere incoerenti (ma come avete accettato una e non accettate
l'altra?!), egoisti e insensibili. Sarebbe più invasiva, l'asticella di
controllo si sarebbe ancora una volta alzata di più, ma il Tipo "eh ma
tanto gia ci controllavano" come non ha mai detto di no a dare i propri
dati a Candy Crush o a Google Maps o a dare/comunicare attraverso foto e gusti
la propria vita intima a FB, non avrà nessuna remora ed esercizio al senso
critico per contrastare quest'ultimo (ultimo?) passo finale della distopia
totalitaria, distopia che parte da molto lontano negli anni, che è stata
preparata bene e nel tempo.
La legge sulla privacy in tutto questo è una bella
presa in giro. Tanto a chi vuole, a diritto e giustamente, farla valere viene
risposto "eh ma tanto siamo già controllati". E allora a cosa serve
una legge del genere? Tanto vale toglierla, basta ipocrisie.
Infine al dire che la privacy non conta, tanto
comunque i livelli di controllo sono già alti e che "tanto io non ho
niente da nascondere" (e sul nascondere ci sarebbe da dire
tanto...qualsiasi cosa un domani potrebbe esserti ritorta contro, anche se non
hai fatto nulla di illegale, chi sa tutto di te può dirigere ogni tuo
comportamento) andrebbe fatto notare che sarebbe come dire "che me frega
che si tolga la libertà di pensiero, tanto io non ho niente da dire". Tu
forse no, ma qualcun'altro sì.
Se a qualcuno piace essere controllato o essere
limitato in una qualche libertà non vuol dire che a tutti piaccia esserlo. E
bisogna lottare affinché questi diritti non scompaiano, se non altro per
altruismo nei confronti di chi ci tiene, fosse anche solo perché, in teoria, ci son leggi
che li garantiscono.