Da 70 anni fascismo e
comunismo in Italia non esistono più. Eppure,come possiamo osservare quotidianamente,
invocarne lo spettro a targhe alterne e quando conviene è una prassi
consolidata.
Trattasi in realtà di
tentativi di distrazione di massa, ovvero ti agito davanti il noto spauracchio
così da far leva sulle tue paure e portarti dalla mia parte.
E’ evidente a tutti come
l’unica funzione di queste due vecchie ideologie sia oggi solamente il “divide
et impera”.
Difatti, mentre la gente
insegue ancora ignara tali diatribe creando movimenti antifascisti o
anticomunisti, il sistema continua ad avanzare, a perfezionarsi e ad avere
nuove strutture di controllo.
Oggi vige la cosiddetta
democrazia liberale ed i suoi valori sono profondamente radicati nell'uomo
post-moderno, il quale viene formato sin dall'infanzia senza che lui se ne
accorga.
Non è questo il luogo per
discutere del liberalismo e della sua nascita, anche perché, oltre a richiedere
tanto tempo, su periodi relativamente lunghi bisognerebbe individuare numerose
concause e fattori metastorici.
Quel che è certo è che
esso monopolizza la politica, sembra essere l’unico sistema accettabile
nonostante sia evidente a tutti che in esso di democratico ci sia solamente la
facciata poiché fondamentalmente un pool di tecnocrati non eletti da nessuno
decide l’economia dei paesi.
Attraverso il mercato
finanziario ed i suoi attacchi speculativi si creano paure e si ottengono
profitti a scapito dei popoli. Vere e proprie guerre senza armi dove ogni
nazione alla lunga si ritrova con un parlamento esautorato da qualsiasi potere
decisionale, vincolato agli interessi del mercato.
Ovviamente, come ogni
potere oligarchico/dittatoriale, anche la democrazia liberale ha concepito una
macchina per il controllo delle opinioni e l'occultamento della verità
attraverso scuole e mass media. La controinformazione entropica del web non
sembra essere un problema in tal senso.
Eppure le masse sono
convinte che attraverso una crocetta sulla scheda elettorale possono essere
protagoniste della vita del paese.
Si ritrovano a vivere in
un mondo basato sulla totale schizofrenia del dio denaro ma non individuano in
lui il vero nemico da "combattere", perché? Perché il sistema si
prodiga di ricordargli ogni giorno che il reale problema sono ideologie defunte
e scomparse.
In sintesi, in un mondo
dove i tecnocrati della finanza e del mercato spadroneggiano, dove domina
solamente il profitto, col dito si indicano le figure defunte di Mussolini, di
Stalin e di Hitler.
Ottima tattica, non c’è
che dire.