In un'epoca dominata dalla comunicazione istantanea
e dal costante bombardamento di informazioni, si è persa una delle capacità più
preziose dell'essere umano: quella di ascoltare veramente. Quante volte ci
siamo trovati in una conversazione dove il nostro interlocutore, invece di
ascoltare attivamente quello che stiamo dicendo, sta già formulando mentalmente
la sua risposta? O peggio ancora, ci interrompe prima che possiamo completare
il nostro pensiero? Questo fenomeno, sempre più diffuso, sta creando una
società di individui paradossalmente sempre più isolati nonostante siano
costantemente "connessi". Sempre più persone si rivolgono a
“professionisti dell'ascolto”, come psicologi e counselor, non necessariamente
per problemi psicologici, ma semplicemente per il bisogno fondamentale di
essere ascoltati e compresi. È un paradosso della nostra epoca: si paga per un
servizio che dovrebbe essere naturalmente presente nelle nostre relazioni quotidiane.
Ovviamente il non essere ascoltati genera nelle persone frustrazione e bassa
autostima. Nel nostro piccolo è necessario praticare con forza la semplice arte
dell'ascolto, una vera rarità di questi tempi. L'ascolto VERO è un atto di
rispetto, di presenza e di connessione autentica con l'altro. Non è solo una
questione di cortesia, ma un elemento essenziale per il benessere individuale e
collettivo. È un dono che possiamo fare quotidianamente agli altri e a noi
stessi. Mai sostituirlo con surrogati a pagamento.