La riduzione del discorso politico a schemi elementari: nome
+ verbo essere + etichetta politica. Ecco come si potrebbe sintetizzare la
retorica degli ambienti progressisti. Ogni questione complessa deve essere
sempre trasformata in una visione binaria del mondo: o si è da una parte o
dall'altra. Qualsiasi sfumatura, qualsiasi analisi che richieda uno sforzo di
comprensione maggiore o che metta in discussione le proprie convinzioni, viene
automaticamente catalogata secondo questo schema semplicistico. È un meccanismo
che funziona. Gli esempi che potremmo fare sono davvero tanti. È sufficiente
utilizzare determinate parole chiave, certi termini che fungono da interruttori
del dibattito, per stabilire immediatamente chi ha ragione e chi ha torto,
senza necessità di ulteriori argomentazioni. All'interno di queste bolle
sociali autoreferenziali, le certezze sono granitiche e l'analisi critica dei
problemi viene sostituita da etichette preconfezionate che servono a
identificare rapidamente "amici" e "nemici". Come sosteneva
Wittgenstein, il linguaggio che utilizziamo definisce i confini del nostro
pensiero.