Eccoci con il
fondatore Williem per una breve chiacchierata.
Ciao Williem, benvenuto.
Grazie, e grazie per questa intervista !
Domanda classica introduttiva: presentaci Strydwfolf e
la sua genesi.
Strydwolf è iniziato come mio personale progetto
solista, sentivo l’esigenza di rompere con i modi convenzionali di fare musica
e volevo inventare qualcosa di nuovo. All'epoca stavo scoprendo la musica
industriale e il neofolk marziale e trovai proprio in quella forma il modo
ottimale in cui potermi esprimere.
Se da un lato è vero che la proposta di Strydwolf è
molto vicina al neofolk
tedesco di Forseti e Sonne Hagal, dall’altro bisogna sottolineare come nella
folta scena neofolk, il tuo progetto si distingua per qualità e freschezza.
Come vedi la scena attuale e quanto credi possa ancora dare il neofolk di
questi tempi?
Grazie per le
gentili parole ! Penso che il neofolk sia in crescita, vi sono diversi progetti
e diversi stili in circolazione. Sono convinto che potrà dire ancora molto,
anche perché come genere non è direttamente collegato a una sola forma
espressiva musicale.Stiamo comunque parlando di una scena
underground per "outsider", per poche persone interessate, non per le
masse.
La struttura
dei tuoi brani è solitamente basata su giri classici di chitarra acustica, su
temi di fisarmonica e campionamenti elettronici di stampo marziale. Oltre ai
già citati, quali sono i progetti che più ti hanno influenzato?
Death in June ( ovvio ) , NON , Boyd Rice ,
Darkwood , Forseti , Sonne Hagal , OTWATM , ROMA , Jännerwein , Von Thronstahl
Quanto sono
stati importanti per te dischi come Wolf
Pact di Boy Rice e Nada! di Death
In June per la tua formazione musicale?
Molto importanti
! Mi ricordo di un amico che a suo tempo mi mostrò "Wolf Pact" a
causa della presenza di NON, lo acquistai immediatamente! Conoscevo solamente NON
allora, e non avevo mai sentito parlare di DIJ. Nada poi divenne uno dei miei
album preferiti di Douglas Pierce.
Nell’ultimo
disco tra i musicisti ospiti notiamo uno dei progetti attualmente più
interessanti, ovvero Kentik Jivek. Inoltre in “Nur Im Traum” troviamo la splendida voce di S.Domizia. Cosa puoi
dirci di queste collaborazioni?
Dunque, Stefania l’ho incontrata in Italia e
successivamente ci siamo tenuti in contatto. Le chiesi se le sarebbe piaciuto
cantare qualcosa per il nuovo album e lei accettò. E ' stato un vero piacere
collaborare con lei! In altra occasione , Kentin mi chiese di fare qualcosa
insieme . Componemmo alcune canzoni su internet di cui sono soddisfatto , ma a
dire il vero, qualche volta avrei il piacere di lavorarci di persona con questo
ragazzo! Penso che potremmo comporre un disco in pochi giorni , lui lavora
davvero sodo! Vorrei anche menzionare la collaborazione con Niemandsvater , di
cui sono molto contento.
Parliamo
dell’artwork del tuo ultimo disco. Da dove deriva la scelta del pittore tedesco Rainer Langer?
Oltre a comporre la mia musica , io insegno anche
arte, ed ho proprio usato il lavoro di Reiners come esempio per i miei studenti
. Mi è sempre piaciuta la sua opera d'arte dadaista e così decisi di
aggiungerlo su Facebook . Ero scontento
dei miei disegni, non ero affatto felice di quello che avevo provato a
disegnare con le mie mani . Proprio al momento giusto però, Reiner si
offrì di farmi la copertina per il mio disco che si rivelò subito perfetta, esattamente quello
che mi serviva! Penso che la sua opera sia una splendida traduzione di ciò che
è il disco! Grazie Reiner !
Al momento ,
ci sono già alcune recensioni positive su Lieder von Traum und Tod , la maggior
parte dei quali definisce lo stesso come il più maturo tra i vostri lavori fino
ad oggi. Quali sono i temi principali e le emozioni che hanno maggiormente
influenzato la realizzazione dell'album ? Ci sono uno o più brani che si
trovano più in armonia con riferimento al concetto ?
Beh, come il titolo spiega : "Canzoni di
sogni e di morte", ma anche il senso di un passato dimenticato, di un
periodo romantico.
Il concetto
solitamente segue quello che ho già creato e osservo quali canzoni posso
combinare, dopodichè provo a denominare i pezzi.
"Lieder von Traum und Tod " è anche un
libro di Stefan George , pubblicato nel 1899 " Il tappeto della vita e le canzoni del sogno e della morte" .
E ' difficile scegliere una o due tracce migliori , ma se devo proprio scegliere , direi " Überal " o " Das verlorne Land" . Esse sono in qualche modo più intime rispetto alla maggior parte delle altre canzoni . Potrei anche dire " Morgenrood " e " Ontwaakt " a causa del ritmo, della lingua olandese e dell'atmosfera più potente .
Trai
ispiriazione da inni di battaglia socialisti come "Ontwaakt!" e
"Zwarte Lage Vlakte". Cosa puoi dirci dunque delle tue vedute
politiche e metapolitiche?
Non ho alcun tipo di opinione politica. La poesia
stessa può essere utilizzata in maniera abbastanza controversa e la si può
interpretare in più modi, dipende da chi la sta cantando suppongo. Strydwolf
non fa politica, ma prende elementi di ideali quando ha bisogno di esprimere un
certo sentimento o una certa emozione (In questo caso gli ideali negli
inni-battaglia socialisti). (Anche i brani "Eens", "Handen in
elkaar", "Morgenrood" e "Vanuit een nieuwe Wereld"
sono inni socialisti).
Le tue
liriche sono spesso ricavate da poesie celebri della letteratura fiamminga,
germanica ed olandese. Sono queste le tue principali fonti di ispirazione? Come
nascono i testi di Strydwolf?
Nell’ultimo disco di Tsidmz “Ungern Von
Sternberg Khan” canti
la descrizione del Regno sotterraneo di Agarthi fatta da Ferdinand
Antoni Ossendowski in Bestie, Uomini e
Dei. Anche
René Guènon evidenziò nella sua opera Il Re
del Mondo tale tradizione nascosta risalente
all’alba dell’uomo. Per molti tutto ciò è frutto di fantasia,
tu che opinione ti sei fatto in merito a questo viaggio “iniziatico”
raccontato con lucidità e precisione dall’esploratore e scrittore polacco?
Chi sono io per dire che è tutto ciò è fantasia?
Per me, quello di Agarthi , è un argomento molto interessante, difatti ho letto
molto sia su questo e che su argomenti correlati.
Sei molto
attivo con le collaborazioni, oltre ai citati K.Jivek e Tsidmz, ricordiamo
anche artisti come Gnomoclast, Falkenstein ed Argheid . Quanto ti
arricchisce collaborare con artisti
dalle tematiche affini provenienti da altre parti del mondo?
Mi arricchisce molto, credo sia importante avere
un po' di variazione nelle vocals. Anche perché, nonostante io dia il mio
meglio , non mi reputo un gran cantante, ed è bello avere dei buoni cantanti sul mio disco. Anche
musicalmente , mi aiutano a raggiungere altri livelli di creazione e mi
stimolano nuove idee. Inoltre gruppi come Gnomonclast o Falkenstein che hanno
già un discreto pubblico possono aiutarmi a farmi conoscere a tutti coloro che
probabilmente non hanno mai sentito parlare di Strydwolf, ed io a mia volta posso fare la medesima
cosa.
Grazie per questa intervista e per il vostro sostegno !
Saluti , Willem.