Egida Aurea è un progetto musicale che nasce a Genova nell'estate 2006 dalla collaborazione tra
Diego Banchero (Malombra, il Segno del Comando, Zess, Recondita Stirpe) e
Carolina Cecchinato (voce femminile di Recondita Stirpe). Si aggiungono in
seguito alla formazione, Fernando Cherchi,, Mirko Giorgini e Guglielmo Amore.
Il gruppo ha sviluppato negli anni una ricerca sperimentale tra il neo
folk e la canzone d’autore italiana. Egida
Aurea trae ispirazione dalla memoria ancestrale di molti paesi europei
(specialmente di area mediterranea), senza avere però implicazioni politiche di
alcun tipo e ponendosi come voce artistica di un passato estinto e di un
presente che non sposa il modus vivendi del mondo contemporaneo.
Abbiamo incontrato Diego Banchero per un’ intervista.
Ave Diego, innanzitutto grazie per la tua disponibilità.
La prima domanda è sulla tua città natale, Genova, una
città di cantautori come F. De André. In che modo questa città ed i suoi
artisti storici hanno influenzato la tua musica e il tuo spirito?
Genova, la sua storia e la sua musica influenzano per forza di cose
le mie composizioni.
Tra tutti i progetti a cui ho dato la luce, da quando ho iniziato la mia carriera come compositore, Egida Aurea è quello in cui le influenze della mia città, della sua arte e della sua cultura, sono più consistenti.
Tra tutti i progetti a cui ho dato la luce, da quando ho iniziato la mia carriera come compositore, Egida Aurea è quello in cui le influenze della mia città, della sua arte e della sua cultura, sono più consistenti.
Cominciamo con i tuoi progetti. Dal Segno Del Comando fino
ad Egida Aurea.
Quali sono i motivi principali per cui hai cominciato a
fare musica. Quali sono le tue influenze musicali e culturali? E’ solo musica?
O hai concetti ed idee che desideri diffondere attraverso la musica?
Ho deciso di diventare un musicista a metà degli anni Ottanta, in un
periodo in cui sentivo la necessità di evitare il disorientamento che
caratterizza la mia generazione, in un periodo di perdita di valori che ha
causato numerose vittime.
Col passare del tempo, sono cresciuto grazie ad un intenso studio e ho scoperto la composizione rendendomi conto che avrei potuto dare il mio contributo creativo per il recupero e la conservazione delle pagine più importanti del Centro-Europa e della cultura italiana.
Questo lavoro di "resistenza culturale" iniziata con "Il Segno del Comando" è giunta fino ad oggi in un progresso continuo che mi ha spinto a prendermi cura anche dei testi che sono il risultato diretto della mia analisi di umile studioso di metapolitica, storia, psicologia, antropologia sociale e fenomenologia culturale. In ogni caso una ricostruzione della griglia delle mie influenze culturali e musicali è tutt'altro che facile da fare, poichè è molto variegata ed articolata.
Col passare del tempo, sono cresciuto grazie ad un intenso studio e ho scoperto la composizione rendendomi conto che avrei potuto dare il mio contributo creativo per il recupero e la conservazione delle pagine più importanti del Centro-Europa e della cultura italiana.
Questo lavoro di "resistenza culturale" iniziata con "Il Segno del Comando" è giunta fino ad oggi in un progresso continuo che mi ha spinto a prendermi cura anche dei testi che sono il risultato diretto della mia analisi di umile studioso di metapolitica, storia, psicologia, antropologia sociale e fenomenologia culturale. In ogni caso una ricostruzione della griglia delle mie influenze culturali e musicali è tutt'altro che facile da fare, poichè è molto variegata ed articolata.
Le religioni sono molto importanti nel nostro mondo, la
nostra società dice di essere atea, ma in realtà i media parlano di religioni
ogni giorno, persone provenienti da tutto il mondo cercano di trovare un' identità
nella spiritualità o in una religione. Anche gli eventi politici, le ideologie
ed il modo di pensare sono governati dalle religioni, per es. Weber e Sombart
che pensano che il capitalismo sia una conseguenza dello spirito del vecchio
Testamento e molti filosofi pensano che il comunismo sia figlio di una
ideologia cattolica, ma con l’assenza di un Dio trascendentale. La scena
industriale è sempre così colma di temi
religiosi, esoterici e spirituali. Qual è la tua idea di religione e spiritualità?
Come vedi le religioni oggi e qual’è il tuo rapporto con la religione? La
spiritualità influenza le tue opere? Potrebbe secondo te la musica industriale
aiutare le persone a trovare la propria identità spirituale?
Ho avuto un'educazione cattolica, ma dopo anni di battaglie interiori
e approcci a diversi tipi di culti e filosofie, credo di aver raggiunto una
condizione di libertà vivendo in una
sorta di "spiritualismo laico" (si perdoni questo neologismo!).
Questa condizione è diversa da quella apparente contraddizione in termini sia
di dottrine politiche e scientifiche che assumono le caratteristiche di culti
secolarizzati destinati a sopravvivere anche al cristianesimo, ma la sua
essenza è meno bizzarra di quello che sembra in apparenza. Essa consiste
essenzialmente nel raggiungere una condizione, non sconosciuta già a diverse
filosofie, per cui l'identificazione di un Dio trascendente (come percezione di
un "totalmente altro") è effettivamente una fonte di sprechi di
energia, potenza e capacità di modellare la realtà, una condizione di
contenimento (nel senso psicodinamico del termine) per molti dei dolori che
affliggono l'essere umano, rendendolo debole e scaricando una parte del suo
potere.
A parte questo, dopo la prima ondata del fenomeno dissoluto comunemente noto come movimento New Age, che ci ha bombardato con tutta una serie di suggestioni spirituali, stiamo assistendo alla espansione di una seconda ondata, in cui vi sono reinterpretazioni di qualche culto esoterico (pseudo) scientifico- visionario spirituale, nuova ufologia e neo-cristianesimo.
Tutto questo, in attesa di una mutazione metafisica che si verifica a causa di una filosofia capace di catalizzare nuovamente le masse.
A parte questo, dopo la prima ondata del fenomeno dissoluto comunemente noto come movimento New Age, che ci ha bombardato con tutta una serie di suggestioni spirituali, stiamo assistendo alla espansione di una seconda ondata, in cui vi sono reinterpretazioni di qualche culto esoterico (pseudo) scientifico- visionario spirituale, nuova ufologia e neo-cristianesimo.
Tutto questo, in attesa di una mutazione metafisica che si verifica a causa di una filosofia capace di catalizzare nuovamente le masse.
La Spiritualità non è dunque solo un’ influenza, ma costituisce la
base del mio lavoro! In conclusione, penso che l’industrial rappresenti un
fenomeno di rottura, un portatore di
provocazioni e contenuti che possono essere utili per una mente aperta, pronta
a comprenderli, anche se il mio approccio stilistico è molto diverso e si
propone di perseguire la "rivolta spontanea del canto", che è un
prerequisito di musica popolare e canzone politica.
So che sei interessato anche alla geopolitica. E 'un tema
molto importante e principale per comprendere i veri problemi del mondo
moderno. Qual è il tuo punto di vista? Cosa ne pensi dell'idea eurasiatica?
Pensi che un blocco eurasiatico potrebbe essere un'alternativa al globalismo e
al potere americano/ banche/Israele?
Pensi che sia meglio un blocco con un paese-leader (ad es. effettivamente potrebbe essere la Russia un leader del movimento eurasiatico ... in passato Roma, la Germania o anche la Francia ha cercato di essere il leader di una Europa unita)? Pensi che la spiritualità sia importante in questa lotta?
Sono d'accordo con le persone che descrivono l'Italia come una terra occupata, priva di ogni sovranità nazionale così come ogni libertà di svolgere la propria funzione naturale geopolitica.
In realtà vale lo stesso discorso per tutta l'Europa, è diventata un'appendice del "blocco occidentale" sotto il pollice di egemonia degli Stati Uniti.
L'idea di unione eurasiatica potrebbe certamente essere un'alternativa allo stato attuale delle cose, ma è una ipotesi che sento ancora troppo lontana.
Il ruolo di una nazione leader consisterebbe nell'essere un catalizzatore per altri paesi verso una unione sovranazionale che sarebbe in grado di sfidare il dominio statunitense.
Penso che attualmente la Russia o la Cina sarebbero gli unici in grado di assumere tale ruolo.
D’altronde abbiamo assistito come negli ultimi decenni, qualsiasi scintilla di vera opposizione al di fuori di questi paesi, sia stata spenta sul nascere e senza esitazioni.
Per rispondere l'ultima parte della tua domanda, devo dire che sono fermamente convinto che ci sia una relazione bidirezionale che regola la guerra e la spiritualità.
Pensi che sia meglio un blocco con un paese-leader (ad es. effettivamente potrebbe essere la Russia un leader del movimento eurasiatico ... in passato Roma, la Germania o anche la Francia ha cercato di essere il leader di una Europa unita)? Pensi che la spiritualità sia importante in questa lotta?
Sono d'accordo con le persone che descrivono l'Italia come una terra occupata, priva di ogni sovranità nazionale così come ogni libertà di svolgere la propria funzione naturale geopolitica.
In realtà vale lo stesso discorso per tutta l'Europa, è diventata un'appendice del "blocco occidentale" sotto il pollice di egemonia degli Stati Uniti.
L'idea di unione eurasiatica potrebbe certamente essere un'alternativa allo stato attuale delle cose, ma è una ipotesi che sento ancora troppo lontana.
Il ruolo di una nazione leader consisterebbe nell'essere un catalizzatore per altri paesi verso una unione sovranazionale che sarebbe in grado di sfidare il dominio statunitense.
Penso che attualmente la Russia o la Cina sarebbero gli unici in grado di assumere tale ruolo.
D’altronde abbiamo assistito come negli ultimi decenni, qualsiasi scintilla di vera opposizione al di fuori di questi paesi, sia stata spenta sul nascere e senza esitazioni.
Per rispondere l'ultima parte della tua domanda, devo dire che sono fermamente convinto che ci sia una relazione bidirezionale che regola la guerra e la spiritualità.
Mi piace davvero tanto il primo mini cd di Egida Aurea "Storia di Una Rondine". Ha un
grande atteggiamento marziale e neofolk. Qual è il concetto alla base di questo
cd?
L'EP "Storia di una
Rondine" descrive quattro momenti di guerra tratti da diversi periodi
storici, dal Età alessandrina sino alle guerre urbane di oggi.
Dal tuo ultimo lavoro, ho gradito molto il brano “Odore di Benzina”. Qual è il concetto
alla base di questa canzone? E 'stato scritto con Vinz dalla band neofolk Ballo Delle Castagne. Perché hai lavorato con
lui? Come è nata questa collaborazione? Sarà di aiuto alla crescita artistica
della tua musica? Potresti, già che ci siamo, dirci qualcosa in merito a tutto
il disco? Vorrei sapere soprattutto perché si sono aggiunti così tanti elementi
prog-rock nel tuo stile folk.
Odore di Benzina è una canzone dedicata agli "anni di piombo", e più precisamente a certi eventi che coinvolgono persone che sono morte a causa di incendi dolosi.
Si tratta di un piccolo omaggio alla musica italiana di questi tempi, che pur essendo influenzata dall’ American jazz-rock, ha sviluppato la sua originalità diventando un fenomeno artistico unico e completamente italiano.
La canzone è uno dei primi esperimenti che combina ritmi marziali con colonne sonore di thriller italiani, e in futuro abbiamo intenzione di esplorare ulteriormente questo tipo di alchimia.
L'ho scritta io (inizialmente era stata fatto per il Ballo delle Castagne, ma fu scartata) e Vinz ha contribuito con “note acide” del suo moog.
Odore di Benzina è una canzone dedicata agli "anni di piombo", e più precisamente a certi eventi che coinvolgono persone che sono morte a causa di incendi dolosi.
Si tratta di un piccolo omaggio alla musica italiana di questi tempi, che pur essendo influenzata dall’ American jazz-rock, ha sviluppato la sua originalità diventando un fenomeno artistico unico e completamente italiano.
La canzone è uno dei primi esperimenti che combina ritmi marziali con colonne sonore di thriller italiani, e in futuro abbiamo intenzione di esplorare ulteriormente questo tipo di alchimia.
L'ho scritta io (inizialmente era stata fatto per il Ballo delle Castagne, ma fu scartata) e Vinz ha contribuito con “note acide” del suo moog.
Collaboro con Vinz da anni: oltre al suo lavoro di musicista, è anche
il leader di HR SPQR, l'etichetta che produce il mio lavoro!
L'album Derive è una raccolta di nove canzoni, tra cui una strumentale.
Ogni canzone ha una storia a sé, ed ognuna cattura uno dei molteplici aspetti della deriva metafisica che si presenta come una conseguenza della progressiva "perdita di senso" che ci ha portato ad oggi.
L'album Derive è una raccolta di nove canzoni, tra cui una strumentale.
Ogni canzone ha una storia a sé, ed ognuna cattura uno dei molteplici aspetti della deriva metafisica che si presenta come una conseguenza della progressiva "perdita di senso" che ci ha portato ad oggi.
Lo studio per recuperare i tratti caratterizzanti del songwriting genovese
si è aggiunto alla sperimentazione attraverso la quale le precedenti ritmiche, melodie
ed armonie, che sono fortemente acustiche, vengono contaminate con suoni
elettrici e acidi.
Inoltre la constatazione che all'interno della scena neofolk ci siano
ormai ritmi marziali e militari abusati, ci ha fatto capire come sia giunto il
momento per il recupero di ricordi e impressioni da momenti di guerra, che sono
più vicini alla nostra gente, in particolare quelli relativi al periodo storico
iniziato nel fine degli anni '60 e conclusosi negli anni '80.
Questo è il motivo per cui la contaminazione prog-rock ha avuto un ruolo così importante ultimamente, e ciò e forse anche quel che distingue Egida Aurea dagli altri progetti della scena.
Questo è il motivo per cui la contaminazione prog-rock ha avuto un ruolo così importante ultimamente, e ciò e forse anche quel che distingue Egida Aurea dagli altri progetti della scena.
A proposito di musica rock, penso che si tratti di uno
stile musicale nato dalla Melting Pot americana, uno stile di vita che ha
distrutto molte identità culturali. Qual è la tua idea? Come si può lottare
contro il globalismo e mondialismo con una musica che il "sistema
moderno" utilizza per distruggere le identità culturali?
La musica rock ha sicuramente portato un enorme nichilismo, a mio parere ha contribuito più volte alla semina ed alla diffusione di "etats d'esprit" contagiosi e psichici per le masse, che alla fine non si allontanano molto dalle entità che Paolo di Tarso chiamava "Powers Of The Air" (egli era ben consapevole della loro influenza sul substrato emotivo delle persone).
Essendo io stesso completamente "contaminato" dalla cultura rock, la mia generazione è nata e cresciuta così, mi sono spesso chiesto se sarebbe stato possibile trovare alcune scelte culturali ed artistiche, o comportamenti, in grado di proteggere la propria anima da questo scivolamento progressivo verso paludi di dissoluzione.
Alla fine ho provato anche a dedicare quasi interamente il mio lavoro al recupero delle mie radici culturali.
A poco a poco, però, ho notato che la lotta contro ogni condizione di
"Impoverimento" è la strada più sottile (con "impoverimento" intendo la lenta deriva verso una vita interiore che diventa lentamente più povera, lontana da qualsiasi senso morale o qualsiasi disciplina superiore).
La musica rock ha sicuramente portato un enorme nichilismo, a mio parere ha contribuito più volte alla semina ed alla diffusione di "etats d'esprit" contagiosi e psichici per le masse, che alla fine non si allontanano molto dalle entità che Paolo di Tarso chiamava "Powers Of The Air" (egli era ben consapevole della loro influenza sul substrato emotivo delle persone).
Essendo io stesso completamente "contaminato" dalla cultura rock, la mia generazione è nata e cresciuta così, mi sono spesso chiesto se sarebbe stato possibile trovare alcune scelte culturali ed artistiche, o comportamenti, in grado di proteggere la propria anima da questo scivolamento progressivo verso paludi di dissoluzione.
Alla fine ho provato anche a dedicare quasi interamente il mio lavoro al recupero delle mie radici culturali.
A poco a poco, però, ho notato che la lotta contro ogni condizione di
"Impoverimento" è la strada più sottile (con "impoverimento" intendo la lenta deriva verso una vita interiore che diventa lentamente più povera, lontana da qualsiasi senso morale o qualsiasi disciplina superiore).
E cosa ne pensate della musica elettronica, industriale e
neofolk come alternativa alla musica mainstream? Il Neofolk aiuta a riscoprire
la musica tradizionale ed identitaria. Pensi che la musica industriale potrebbe
aiutare a costruire un "uomo nuovo", una nuova cultura per un uomo
che non vuole un nuovo ordine mondiale?
Ho scelto di partecipare a questa corrente artistica (elettronica, industriale, neofolk) solo perché la considero un’ avanguardia culturale in grado di fornire una resistenza attiva alternativa alla musica di oggi governata da élite.
Ho scelto di partecipare a questa corrente artistica (elettronica, industriale, neofolk) solo perché la considero un’ avanguardia culturale in grado di fornire una resistenza attiva alternativa alla musica di oggi governata da élite.
Ma a parte questo, sono anche abbastanza consapevole dei problemi, dei pericoli e dei rischi prodotti
giornalmente da questa scena, difatti se osserviamo non vediamo purtroppo
risultati positivi ed incoraggianti.
Mi spiego meglio, se noi ci fermiamo ad un analisi sulla sfera simbolica per valutare solo gli effetti della dissoluzione delle nostre vite interiori, rischiamo di commettere un errore, ho visto molte volte persone (artisti, studiosi e persone della scena) che parlavano di tradizione, di valori e di lotta contro la globalizzazione. Li ho visti recuperare il patrimonio culturale e l'iconografia, rifiutando la contaminazione esotica, ma alla fin fine, osservandoli non potevi che constatare come essi fossero completamente allineati alla
logica dell’ individualismo della civiltà liberale. La grande sfida per tutti noi è quella di creare un uomo nuovo in grado di trovare la "Dawn inside the Sunset", raggiungendo un livello di formazione interna che possa rendere la nostra anima meno vulnerabile all'azione delle larve mentali che ci portiamo dentro di noi.
Dobbiamo trovare almeno una parte del nostro "Egemotikon" (cioè, il sovrano interiore) che non renda possibile il nostro regredire a bassi livelli di pensiero.
Oltre a Vinz, hai lavorato con altri artisti? Quale e in che modo hanno influenzato il tuo stile? A volte la musica industriale, ma credo ogni tipo di musica, non è sempre così originale. Molti nuovi progetti sono davvero simili a quelli storici di genere. Pensi che la collaborazione potrebbe aiutare la musica ad essere più innovativa ed originale? Negli ultimi anni sono nati alcuni ottimi nuovi progetti e labels. Tu pensi che possano rinnovare la scena? In generale, come vedi la scena attuale?
Fatta eccezione per la mia precedente militanza artistica (il rock progressivo e ancor prima il jazz), alle collaborazioni illustri, e per una buona ragione, ho preferito formare una squadra di musicisti molto competenti e di talento.
Ho lasciato che ciascuno di loro portasse il suo stile all'interno della band e il risultato di questa esperienza è oggi molto soddisfacente.
Per esempio con Egida Aurea si è progressivamente sviluppato un suono che non avrei mai immaginato all'inizio e questo grazie all'influenza dei grandi musicisti di talento che sono coinvolti.
Sono davvero convinto che tale collaborazione possa essere utile se si accetta la sfida di crescere insieme.
L'anno scorso sono state rilasciate alcune releases molto interessanti che potrebbero portare nuova vita ad una scena che tende all’ asfissia.
Mi spiego meglio, se noi ci fermiamo ad un analisi sulla sfera simbolica per valutare solo gli effetti della dissoluzione delle nostre vite interiori, rischiamo di commettere un errore, ho visto molte volte persone (artisti, studiosi e persone della scena) che parlavano di tradizione, di valori e di lotta contro la globalizzazione. Li ho visti recuperare il patrimonio culturale e l'iconografia, rifiutando la contaminazione esotica, ma alla fin fine, osservandoli non potevi che constatare come essi fossero completamente allineati alla
logica dell’ individualismo della civiltà liberale. La grande sfida per tutti noi è quella di creare un uomo nuovo in grado di trovare la "Dawn inside the Sunset", raggiungendo un livello di formazione interna che possa rendere la nostra anima meno vulnerabile all'azione delle larve mentali che ci portiamo dentro di noi.
Dobbiamo trovare almeno una parte del nostro "Egemotikon" (cioè, il sovrano interiore) che non renda possibile il nostro regredire a bassi livelli di pensiero.
Oltre a Vinz, hai lavorato con altri artisti? Quale e in che modo hanno influenzato il tuo stile? A volte la musica industriale, ma credo ogni tipo di musica, non è sempre così originale. Molti nuovi progetti sono davvero simili a quelli storici di genere. Pensi che la collaborazione potrebbe aiutare la musica ad essere più innovativa ed originale? Negli ultimi anni sono nati alcuni ottimi nuovi progetti e labels. Tu pensi che possano rinnovare la scena? In generale, come vedi la scena attuale?
Fatta eccezione per la mia precedente militanza artistica (il rock progressivo e ancor prima il jazz), alle collaborazioni illustri, e per una buona ragione, ho preferito formare una squadra di musicisti molto competenti e di talento.
Ho lasciato che ciascuno di loro portasse il suo stile all'interno della band e il risultato di questa esperienza è oggi molto soddisfacente.
Per esempio con Egida Aurea si è progressivamente sviluppato un suono che non avrei mai immaginato all'inizio e questo grazie all'influenza dei grandi musicisti di talento che sono coinvolti.
Sono davvero convinto che tale collaborazione possa essere utile se si accetta la sfida di crescere insieme.
L'anno scorso sono state rilasciate alcune releases molto interessanti che potrebbero portare nuova vita ad una scena che tende all’ asfissia.
Grazie ancora Diego per la gentile chiacchierata, un sincero augurio per tutto.
Grazie a
voi!