Gli In The Nursery sono una band inglese dall’attività ventennale dedita ad una fusione di musica neoclassica, synth pop, krautrock e new age.
Molto attivi anche nelle colonne sonore di film muti, tra cui si ricordano le musiche per il capolavoro espressionista di R.Wiene “Il Gabinetto del Dottor Caligari”.
Il progetto è composto dai fratelli Humberstone, una vocalist poliglotta ed un percussionista.
Il loro sound si è arricchito nel tempo riuscendo ad assemblare a poco a poco una incredibile varietà di suoni e composizioni.
Esordiscono nel 1981 proponendo armonie gelide ed atmosfere catastrofiste, ed è subito nei primi anni ‘80 che comincia ad intervenire la componente marziale e neoclassica nel tentativo di fondere Joy Division, Cocteau Twins e Dead Can Dance in un colpo solo.
Nel 1986 esce il loro primo album Twins, ma è nel 1987 che si uniscono alla band il percussionista Q e la vocalist Dolores Marguerite C, formando la lineup stabile con cui verranno creati i maggiori successi.
Le sensazioni che si respirano sono già apocalittiche, i ritmi elettronici divengono incalzanti, accompagnati da violini maestosi e da una eterea voce femminile. Soavi e minimalisti, decadenti e romantici, gli In The Nursery sembrano dipingere con distacco affreschi impietosi della società urbana.
Tra il 1988 e gli anni ’90 gli Humberstone si rendono protagonisti di una serie incredibile di capolavori come Köda, L'Esprit, Senses, Duality, Deco e Lingua.
In particolare Koda e Deco spiccano per la genialità delle loro composizioni che alternano rulli marziali ad un’orchestralità di stampo quasi Morriconiano.
Le sonorità etniche ed il minimalismo suggestivo della loro proposta donano ai dischi un'intensità mistica e coinvolgente, e menzione speciale la merita un’ opera come Lingua, un’ affascinante analisi dei linguaggi con le diverse caratteristiche fonetiche di ciascuno.
Dal 2000 sino ad oggi gli inglesi continuano sistematicamente a sfornare musica decadente senza tempo fondendo straordinariamente moderne tecnologie con orchestrazioni classiche, come ad esempio in Praxis del 2003 dove la title track è un'orchestra artificiale che simula la maestosità della musica sinfonica.
Nella maggior parte dei brani vengono composte le partiture di strumenti classici attraverso l'uso del computer utilizzando dei samples digitali, anche se non tutti gli strumenti vengono ricreati con campionamenti digitali, ad esempio l'oboe e il flauto vengono preferiti dal vivo in studio.
Le piece quasi espressioniste ricreate dagli In the Nursery sono dunque una miscela subliminale tra partiture della musica classica ed il suono rigido dei synth.
"Personalmente vedo molti aspetti in comune tra l'architettura e la nostra vita di tutti i giorni. Il consumismo moderno è simile al modo in cui noi trascuriamo le costruzioni in rovina e alla nostra miope decisione di abbatterle, piuttosto che ristrutturarle e rinnovarle. Allo stesso modo, l'incapacità di apprezzare la nostra eredità culturale e la nostra storia architettonica è rispecchiata nella gente che ha quelle aspirazioni limitate, dettate dal mondo moderno. Ritengo che noi tutti abbiamo bisogno di essere almeno informati di cosa c'è stato prima di noi, nel nostro passato più recente, e di educare noi stessi riguardo i lavoratori, gli artigiani e tutta quella gente che ha contribuito a creare tali strutture meravigliose. 'Era' vuole in parte celebrare questa gente sconosciuta e il loro lavoro."