Blood Axis è un progetto americano concepito nel 1989, composto dal giornalista e scrittore Michael Moynihan, dal produttore musicale Robert Ferbrache e dalla violinista Annabel Lee.
Le radici della proposta musicale van sicuramente ricercate nell'underground industriale. Negli anni Blood Axis ha rilasciato solamente 2 dischi ufficiali e parecchi ep in collaborazione con vari artisti tra i quali Waldteufel, Fire & Ice, Changes, Allerseelen, Ernte, In Gowan Ring e Les Joyaux De La Princesse.
The Gospel of Inhumanity del 1995 è il debutto, un disco straordinario con suoni ipnotici e minimalisti.
Il lavoro risulta molto eterogeneo, otto pezzi in cui si alternano sonorità acustiche, percussioni tribali, violini, rumori claustrofobici, industrial, cupe preghiere esoteriche, tastiere ed incedere di archi. Ma il bello è che in aggiunta vengono utilizzate varie tecniche di collage musicale con reinterpretazioni di temi classici amalgamati a sonorità marziali e a samples di discorsi famosi.
Così troviamo sonate di Bach riarrangiate sulle quali viene inserita la registrazione della voce di Ezra Pound e di Charles Manson, testi tratti dal poema Mithras di Kipling, registrazioni d'epoca di B.Mussolini, la recita di parti dell'Anticristo e di Zarathustra di Nietzsche e discorsi di Oswald Mosley.
Straordinario poi il pezzo strorico del disco “Reign I Forever” dove composizioni maestose di Prokofiev si intrecciano a riff distorti di chitarra dalle sonorità apocalittiche.
Dopo questo esordio e varie collaborazioni giunge il secondo lavoro “Born Again” che a sorpresa rinuncia alle atmosfere catastrofiste per giungere ad un folk epico, orchestrato e dalle intense basi ritmiche. E dunque vengono eliminate definitivamente le influenze elettroniche in favore di un sound acustico con pianoforte, violini, bassi elettrici e cornamuse.
Trattasi di un disco dalle grandi melodie, molto vicino allo stile di Boyd Rice, Forseti, Of The Wand And The Moon, e Sonne Hagal. Presenti anche qui testi illustri come quelli di Publio Ovidio ed Herman Hesse che accompagnano ballate medioevali e sonorità vicine alla neofolk tedesca.
Tra le tante collaborazioni, una menzione speciale va alla produzione con Les Joyaux De La Princesse in cui è stato sfornato un lavoro in gran parte recitato e con cantato lirico.
Lo split appare come una sorta di ambigua opera teatrale con orchestrazioni looppate e dove i brani sfumano l'uno nell'altro senza soluzione di continuità.
Nonostante le poche produzioni, Blood Axis è un nome importantissimo nel panorama sperimentale, la loro musica è un sensuale e mistico viaggio tra citazioni, elettronica ambientale, partiture neoclassiche e neofolk.