"Anche se il tempo passava, in tutte le donne che incontravo ho cercato solo te"
"Nuovo Cinema Paradiso" di Giuseppe
Tornatore è un film che ebbe un debutto fallimentare ma che è diventato negli anni
un classico del cinema.
Quello di "Nuovo Cinema Paradiso" è stato
un percorso unico e meraviglioso, un film dato praticamente per spacciato alla
sua uscita il 17 novembre del 1988.
Accolto timidamente l’anno successivo però al
Festival di Cannes ottenne il Grand Prix Speciale della Giuria e l'anno dopo
ancora ottenne l’ambito Oscar come miglior film straniero fino a diventare un
classico del cinema mondiale.
"Nuovo Cinema Paradiso" è film che parla
del passato e di un passato che si proietta nel presente.
È un film che affonda le radici nei ricordi ed in un
passato di provincia semplice legato allo scorrere naturale delle cose.
Ovviamente non poteva mancare la musica del maestro
Morricone che non funge solo da semplice accompagnamento agli episodi del film
ma che restituisce allo spettatore l’esatta essenza della struggente vita del
protagonista.
Il film non è una celebrazione nostalgica dell’arte
cinematografica in senso stretto, si tratta un’autobiografia sognata attraverso
il cinema stesso.
Il "luogo" principale" della
narrazione è certo il cinema, sia quello fisco (la sala) che le emozioni delle
proiezioni, ma poi, altra componente basilare, è l'essenza stessa di una
società che riprendeva a sognare dopo la guerra.
Il cinema quindi inteso non semplicemente come svago
ma come formatore della memoria collettiva.
E poi, nella seconda parte ecco irrompere l'altro
elemento centrale: il ricordo.
Quel ricordo che non sbiadisce mai.
Quel qualcosa che si può accantonare in un angolo ma
che mai diventa dimenticanza.
Un ricordo che è radicalità, identità, essenza e
profumo.
"Nuovo Cinema Paradiso" è una vera e
propria metafora di epoche che cambiano e che partendo da un posto sperduto si
proiettano e sovrappongono sul mondo intero.
Basandosi sul concetto di tempo.
C’è il divenire ma anche l’assenza nel film di
Tornatore.
Perché se il tempo non esiste, le vite delle persone
e le idee potranno sempre incontrarsi.
Basta la magia dell’amore come dice Alfredo al
piccolo Totò: "Qualunque cosa farai,
amala, come amavi la cabina del Paradiso quando eri picciriddu"
Il messaggio di "Nuovo Cinema Paradiso" è
un messaggio di nostalgia e di speranza.
Quella cosa che si è persa perché abbiamo abdicato
alla "costruzione" delle passioni.
Che siano quelle legate ai rapporti comunitari o ai
grandi amori del passato che non vengono mai dimenticati.
"Nuovo Cinema Paradiso" è uno di quei film
che restano impressi nel cuore dello spettatore per tutta la vita.
Un cinema non fatto di calcoli e perfezione ma di
emozioni forti. Un’ indelebile inno alla vita, ai legami e all’amore.
Alle cose che mai finiscono e che vengono condensate nella visione finale in cui la splendida avventura della vita, con tutto il suo carico di ricordi avvolgenti e di dolori insanabili, ci viene mostrata in quei baci finali proiettati sullo schermo a cui non possono sottrarsi le lacrime.
OC